sabato 19 dicembre 2009

Eros e Psiche




Eros e Psiche e niente Thanatos. Psiche trasparente: fa capolino appena in un Es sfrenato, si affaccia prepotente in un Io smodato e si percepisce flebile in Un SuperIo rassegnato.
Racconti erotici: ve la sentite? Evitando la prosa prosaica del porno stucchevole.

9 commenti:

  1. Bellissimi, appassionati, caldi di corpi. Nel secondo, ad esempio, ci si cade dentro come in un vortice ipnotico...

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  2. Non so se possa essere considerato erotico il pezzo che segue; è inserito dentro un racconto più lungo, ma questo pezzo mi è sembrato in tema.
    "Quella domenica mattina la casa di paglia, ché così si chiamano a Scicli quelle casette quadrate con solo una porta,fatte di muratura a secco o di pietre e malta povera, sparse in mezzo alla campagna per dare ricovero non soltanto alla paglia, ma anche agli uomini dalla pioggia e dalla calura estiva quando l’ombra è un bene prezioso che solo queste case sanno dare insieme ai carrubi.
    La casa di paglia, come si diceva, aveva la porta sconnessa aperta, Turiddu e Rosa che si trovavano a passare, benché la casa fosse in mezzo ad una chiusa, cosa che sembrava smentire la casualità, non potevano non andare a controllare visto ché era una proprietà di Memmu e bene dotale della stessa Rosa.
    Entrati che furono videro che la paglia, nel pezzettino davanti alla porta che avrebbe dovuto essere sgombra vi era stata riportata in uno strato abbondante che recava ancora l’impronta di un corpo che vi si era sdraiato, per il resto la paglia c’era tutta ché rubarla era veramente un gioco che non valeva la candela; era probabile che a coricarsi lì qualche pomeriggio fosse stato lo stesso Memmu e la porta l’avesse aperta una raffica di vento, comunque ormai che c’erano realizzarono che per la prima volta si trovavano soli fra quattro mura e i baci e le carezze di cui fino ad allora era stato testimone un vecchio carrubo, lì nella penombra divennero più audaci finché la gioventù, la voglia e il sangue caldo non ebbero il sopravvento su due giovani onesti e timorati di Dio; insomma per dirla in modo poetico gli sponsali si celebrarono lì e la paglia conservò il rossore di quella che era una prima volta per entrambi.
    I due non ebbero dubbi che le vere nozze si erano tenute in quella casa senza prete e senza testimoni, le altre sarebbero seguite presto per gli occhi della gente, ma da allora la casa di paglia per loro fu sempre u Santu paghiaru."

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  3. @Yorick: Mi fa piacere che ti piacciano.

    @Salvatore: Ti fugo ogni dubbio: il tuo è un racconto erotico bello e tenero. Grazie!

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  4. Vorrei provarci anch'io, ma ho cercato spunti autobiografici e mi veniva fuori il genere comico. Come sensualità sembro un incrocio tra Prodi e i Teletubbies.

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  5. Piace molto anche a me il racconto di Salvatore!

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  6. @Yorick: Facci leggere il racconto comicoerotico, dài!!

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  7. Mi limito ad anticipare il titolo del prossimo libro (e film) erotico di Moccia: "Scusa ma ti voglio scopare".

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  8. Mi mettono allegria questi dipinti! Sono colorati e gioiosi come dovrebbe essere qualunque sfregamento d'amore.
    Mi chiedo cosa stiano dicendo i due personaggi del primo quadro... Parole dense di dolcezza che l'autore non ha voluto svelare per non togliere loro la sacralità del momento, o frasi che trasudano passione e voglie da realizzare...? E' bella la leggerezza di lei sopra di lui.
    Il secondo mi fa pensare ad una donna che fa l'amore da sola, libera dal desiderio di un uomo che la prenda.
    Nel terzo, quelle lingue che si cercano senza aspettare che siano le labbra a trovarsi per prime, mi fanno pensare all'ansia della giovinezza che spinge il desiderio a far saltare tutti i passaggi preliminari per arrivare in fretta al momento cruciale...

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  9. @Eluz: Se io aggiungessi una sola virgola a quanto da te mirabilmente detto in questa magnifica interpretazione, rovinerei tutto. Complimenti.

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