domenica 27 dicembre 2009

Fiorella


Ci sono alcune mie abitudini che appartengono alla categoria del feticismo imprescindibile e coattivo. Per esempio, è impensabile che esca un film di Clint Eastwood un venerdì e io vada a vederlo solo sabato. E se per il 23 è prevista l'uscita dell'ultimo album di Springsteen io già il 22 vado a chiedere se è arrivato con ventiquattro ore di anticipo. E se l'ultimo giallo di Alicia Gimenez-Bartlett si trova in libreria da una settimana senza che io abbia acquistato la mia copia, sicuramente attribuisco ai neuroni non più agili come un tempo questa grave lacuna. Tra i riti che accompagnano la mia esistenza c'è anche l'approvvigionamento da oltre venti anni dei dischi di Fiorella Mannoia. Quest'anno ho tardato ad entrarne in possesso perchè l'uccellino mi aveva detto ai primi di dicembre che a Natale avrei ricevuto in regalo anche l'ultimo lavoro di Fiorella. Mi sono distratto e ho ascoltato altra musica. Da due giorni a casa mia non si sente altro. Mi chiedo ancora oggi come abbia fatto a resistere per oltre tre settimane... Si intitola "Ho imparato a sognare" l'ultimo cd della Mannoia: ed è bellissimo.

4 commenti:

  1. Vabbè che le passioni non si spiegano, avvengono e basta, ma è bello sapere che si possono curare come le curi tu. Come se fossero compleanni di persone care, come recite dei bambini a scuola: da non perdere, eventi a cui regalare la propria presenza e ricevere in cambio passione rinnovata, inspiegabili motivi per amare.
    Seguire così le cose che mi piacevano lo facevo da ragazzino, ma ora ho perso la cura, ho perso i motivi. Uff. Si allunga la lista dei buoni propositi, anche se le passioni non si scrivono nella lista: avvengono e basta. Scusa Gianni, ma penso che il tuo blog sia terapeutico. Se vuoi ti pago le visite!!

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  2. Caro Yorick, il compenso lo dai già: la tua graditissima presenza. Da lettore e da scrittore. Non è poco.

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  3. Fiorella e' una di quelle persone che ti aiutano a vivere.

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