domenica 13 dicembre 2009

Santa Arancina


Oggi, si festeggia, a Palermo, Santa Cuccìa, che ad ogni buon conto non è la sorella minore di Lucia. La cuccìa è un dolce al cucchiaio a base di grano in un trionfo di ricotta farcita di ogni ben di Dio. Ma non è di questo che voglio parlarvi. E' l'Arancina il pretesto di questo post. In tutta la Sicilia, soprattutto a Catania e la parte orientale, compresa Vigata (il cui sindaco, lo sapete tutti, è Andrea Camilleri), l'arancina è l'arancino. Per noi palermitani questa maschilizzazione dell'arancina è una distonia intollerabile, una dislessia inammissibile, un errore fatale, una sciocchezza inenarrabile, una minchiata incommensurabile: l'arancina è femmina. Non si discute. L'arancina di cui non dico nulla (su google ci sono ricette che ne decantano la bontà assoluta) è il cibo tradizionale che sostituisce quanto è vietato dalla leggenda: pane e pasta, e forse qualche altro carboidrato. Chi dovesse, per sventura, trasgredire quanto dettato dal luogo comune gastronomico, potrebbe annorbare. Se fate un salto da queste parti, oggi, vedrete gente che non perderà certamente la luce degli occhi. Cuccìa ed arancine, tutt'al più provocano, se ingurgitate in grande quantità, le allucinazioni.

18 commenti:

  1. Forse però si annorba davvero: corriamo a fare spese e ci saturiamo di cibo senza vedere il motivo per cui riempiamo armadi, ripostigli e pance. Assaggiando cuccìa e arancine (rigorosamente al femminile pure in provincia di Trapani, per carità) qualche motivo balena in mente: il gusto pieno della vita (da cantare con la voce alla Ricky Gianco). E se questo gusto fosse metafora di qualcos'altro? Ci hanno fottuto i motivi veri, e li hanno sostituiti con la polpetta globale. Cuccìa e arancine sono un promemoria per ricordarci chi siamo: sono il nostro gusto pieno della vita. Ah, il cantante di Averna si chiamava Mario Guarnera.

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  2. La domenica mattina mi prende sempre così.

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  3. Io oltre alla cuccìa e alle arancine prenderei in seria considerazione anche le panelle dolci. Anche queste per me vanno incluse nel promemoria del gusto pieno della vita.

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  4. Io ho già mangiato un'arancina al cioccolato abbagnata nello zucchero.
    Mi aspettano invece na para di arancine 'a carne e una 'a burro.

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  5. Nel disegno (grandioso disegno) spiccano e sgrillano i seni giganteschi, arancineschi della generosissima dispensatrice di arancine: anche i suoi fianchi sono opimi, straripanti e rotondi. La sua abbondanza barocca sopraffà e spiazza il ricevente allampanato e sbigottito. Sì, l'arancina è femmina.

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  6. mangiatene una anche per me : ) io rimedierò la prossima settimana

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  7. Per me niente arancine (femminissime, altrochè!!!) dolci... Solo salate e preferibilmente alla carne... YUMMMMMMM!!!!!!

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  8. @Claudio: Ma a Barcellona niente cucina palermitana? Italiana, sicuramente... Mi piacerebbe che facessi anche in sintesi un reportage snello sulle tapas: che io trovo eccezionali.
    Chi ha divorato almeno un'arancina alzi la mano!

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  9. torno ora dall'arancina-sbutrio a casa della suocera. Non ti dico quante ne ho mangiate, perchè mi vergogno. Da domani dieta fino al 24 sera!
    splash!

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  10. Non ci credo, amica mia sirenetta, manco se è vero: mi riferisco alla dieta! Ma il sirenetto cosa fa, tace?

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  11. il sirenetto ti snobba, amico caro!
    In realtà è piuttosto affaccendato, sta qui a lavorare e gli sento borbottare numeri in libertà... saranno le allucinazioni da arancina-sbutrio? (lui ne ha mangiate di certo più di me!)
    un baciozzo
    splash!

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  12. Certo che come "ddivozione" , arancine, panelle e cuccìa sono un sacrificio veramente "pesante". Per il giro vita.

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  13. @lasirenetta: il sirenetto dà i numeri: beh, dov'è la novità?

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  14. Stamattina mi sono svegliata presto e come per ogni Santa Lucia ho sentito nell'aria quel buonissimo odore di frittura, quell'odore che ti fa pensare subito alla crosticina dorata che si forma nell'arancina. In città non si vedeva nessuno ma si sentiva la fragranza e il profumo della nostra amata ARANCINA, è vero per noi è un oltraggio chiamarla diversamente quasi un disonore. ciaoa tutti ANNALISA

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  15. La Sicilia è anche a Milano. A parte la bellissima regia di Emma Dante alla Scala vi segnalo che si è appena conclusa la mostra collettiva “I Muri dopo Berlino” allo Spazio Tadini di Milano.In occasione del ventennale dalla caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989) a un folto gruppo di artisti (74) è stato chiesto di interpretare qual è il “Muro” che ritengono debba essere abbattuto per produrre un cambiamento sociale e migliorare il nostro modo di vivere. La mostra, composta da pezzi del formato 20X30, è stata allestita come un grande muro che percorreva la galleria dello Spazio Tadini. La mostra sarà itinerante e sono state già definite delle tappe a Scicli, in Sicilia, con la collaborazione della Galleria Koiné Scicli e a Valona, in Albania, con la galleria Promenade Gallery, ma si prevedono altre mete nel corso del 2010.
    La Galleria Koiné Scicli partecipa alla mostra con i seguenti artisti: Gianni Allegra, Salvo Barone, Arturo Barbante, Anna Boselli, Giuseppe Cassibba, Giovanna Gennaro, Nisveta Kurtagic Granulo, Giovanni Iudice, Guglielmo Manenti, Simone Mattiolo.

    LA GALLERIA D’ARTE KOINE’ SCICLI

    La galleria, nata nel 2003, nel suo spazio espositivo nel centro storico di Scicli, cittadina nel sud est della Sicilia, si propone di far conoscere la ricchezza artistica e il fermento di idee che si sono sviluppati negli ultimi anni, diventando un ideale punto d’incontro tra artisti ormai affermati (Gruppo di Scicli) e giovani talenti e promuovendo con passione la conoscenza dell’arte contemporanea nella convinzione che solo coltivando rapporti e contatti con artisti diversi per cultura e stile si possa creare un proficuo scambio di esperienze e di idee.

    Galleria d'arte KOINE' SCICLI
    Via F. M. Penna 40
    97018 Scicli (Rg)
    tel.fax 0932843812
    www.koinescicli.com
    Ufficio stampa: Mavì Marino koinescicli@email.it
    cell 3332113424

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  16. Arriverei di corsa... anche se il femminile dell'arancino non riesco a dirlo:-)

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  17. @Elena: Ma sai che 'sta storia dell'arancina palermitana al femminile è rimasto l'ultimo baluardo della mia povera irredimibile e rassegnatissima città? Non ricordo nulla che val la pena di decantare (fatte salve le solite eccezioni pasticcere: cannoli e cassate: proibitive tuttavia per la mia glicemia)? L'arancina è l'arancinaA... Per il resto da noi, qui, è tutta munnizza (non immagini quanta)... Un bacione ate, a Milano e al suo contundente duomo!

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