mercoledì 17 marzo 2010

Il futuro di chi ha il coraggio di sognare


Eluz è stata a Roma per manifestare contro Berlusconi e il suo regime. Ci ha regalato questo appassionato reportage.

Foto e testo di
Eliana Polizzi

E' un viaggio lungo quello che ci porta a Roma in autobus.
Tredici ore di curve, di buche, di strade dissestate, di mare. Tredici ore scomode, alcune delle quali passate a chiedersi “ma chi me lo fa fare?”, “chissà se servirà a qualcosa, poi...”. Fortunatamente questi pensieri durano poco, ed in fondo tutti noi i passeggeri dell'autobus sappiamo che partecipare ad una grande manifestazione popolare vale bene le buche, le strade e le curve. Riprendere contatto con la piazza, vedersi, contarsi, riconoscersi e ripartire da un grande sentimento di unità popolare è quello di cui ha bisogno il popolo d'opposizione.
Roma ci accoglie con uno splendido sole ed è una gioia ulteriore vedere le tante bandiere che sventolano colorando una Piazza del Popolo colma di gente. Moltissime quelle del Pd e dei giovani demoratici. E poi ancora quelle dell'Italia Dei Valori, di Sinistra Ecologia e Libertà, della Cgil, dei Comunisti Italiani.
Alle 15.00 la piazza è gremita di cittadini stanchi di un governo autoritario, maleducato, censore, che tratta la cosa pubblica come una cosa privata.
“VERGOGNA” è la parola urlata quando qualcuno, dal palco, fa il nome del Presidente del Consiglio.
“Vergogna” è una cosa che provo, a volte, pensando al mio Paese ridotto a tappetino di una villa di Arcore.
Fortunatamente non è la vergogna il sentimento dominante, oggi. C'è speranza, nella piazza di Roma. Ogni volto che ascolta attento gli oratori sul palco è una speranza. Di cambiamento e per il cambiamento.
Emma Bonino cita Gandhi e la giornalista russa Anna Politkovskaja, martire contemporanea sacrificata sull'altare del sogno di un'informazione libera. Bonelli, leader dei Verdi, invita la gente a non dimenticare le tematiche legate all'ambiente. Emilia Liverani, operaia licenziata dalla Omsa e Barbara Evola, insegnante precaria di Palermo, ricordano che la crisi non è affatto terminata e chi ne parla non è un pessimista, è solo qualcuno a cui è stato tolto il diritto al lavoro.
Nichi Vendola incendia gli animi parlando di una “nuova primavera”, “un'altra storia” che possa contrapporsi al becero berlusconismo colpevole di aver ferito il profilo civile e morale dell'Italia.
Ferrero ringrazia la piazza per aver “costretto” l'opposizione a tornare a fare il suo ruolo, e Di Pietro, sciarpa viola al collo, auspica ad una nuova stagione di unità politica.
Riccardo Iacona fa uno di quegli interventi che restano nel cuore perchè intimamente sentiti. Prende parola per difendere il buon giornalismo che si rifiuta di sottostare alle continue umiliazioni e vessazioni del potere. Infine arriva Bersani. La piazza è silenziosa e attenta, quasi divisa tra l'attesa di un errore, un passo falso, e una frase decisiva, la migliore, quella che “sì, da questo momento cambierà tutto.”
Non arriva nessuna delle due cose: l'intervento di Bersani è classico, pacato, con qualche frecciata allo schieramento di maggioranza, ma nel complesso, moderato. Conclude fra gli applausi, moderati anch'essi.
Alle 18 la manifestazione è conclusa. Si balla, adesso e si discute di quello che è stato e di quello che sarà.
Noi ci dirigiamo svelti verso l'autobus immaginando la notte scomoda e insonne che ci aspetta. Invece, poco dopo aver preso posto, crolliamo, stremati da una giornata ricca di emozioni.
“Il futuro è delle persone che hanno il coraggio di sognare”. Non ricordo più chi, oggi, ha pronunciato questa frase, ma io la faccio subito mia e mi abbandono a sogni di un futuro migliore.

10 commenti:

  1. Grazie, Eluz! Mi è tornato il magone per non essere arrivato in tempo...

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  2. A me è venuta voglia di tornare a Roma, da cui manco da un mese e mezzo...

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  3. Grazie Eliana. Continua ad avere il coraggio di sognare anche per tutti quelli che ormai non hanno più il coraggio di sognare

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  4. Yorick, non temere, ci saranno altre manifestazioni ed altri cortei: il pericolo è ancora troppo vicino...
    SoleNuvole: anche tu perdutamente innamorato di Roma? :)
    Fara, grazie a te. E preparati: la prossima volta si parte insieme...! ;)

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  5. La dico tutta su Roma: pazzo per la Amatriciana! Ho trovato anche una trattoria che offre una buona varietà di piatti tipicamente romani, ottime pizze (si dice sia la pizzeria più antica di Roma) a prezzi non romani: modici. E' la Est Est Est di Ricci. Notevole: in via Genova. Trav di via Nazionale.

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  6. Grazie per la dritta, SoleNuvole! Credo la sfrutterò molto presto...! :D

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  7. Beata...
    Ordina anche l'antipasto fritto misto. Imperdibile e sublime il baccalà in pastella!

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  8. Yum yum yum... Ho già l'acquolina!!!!!!!

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  9. Buono a sapersi, grazie SoleNuvole! Qualche timore per la mia tendenza naturale a sviluppare gli addominali secondo il modello omino Michelin, ma ogni tanto ci vuole!

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  10. A dieta (non strettissima, ma sempre restrizione è) da tre settimane e movimento: (bello e benefico) sono un po' nostalgico di certe amatriciane divorate a Roma all'inizio del febbraio scorso... A fine marzo mi concedo un premio.

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