giovedì 11 marzo 2010

Isole brade - A Lipari c'è un pianoforte sul mare


Foto e testo di
Loredana Salzano

Questa è Lipari. Uno dei suoi più famosi scorci cartolina. Punto panoramico: località "quattr'occhi". E alla domanda "perché si chiama "quattr'occhi?" mi hanno risposto che due occhi non sono sufficienti per vedere QUESTO. Ebbene, poco più in basso di questo punto preciso, ci sono sette casette. Anzi, "quello che resta" di sette vecchie strane casette. I sette nani non c'entrano. Ogni casetta ha il nome di una delle isole dell'arcipelago eoliano. Dicono che un celebre pianista -direttore d'orchestra, tale Sergiu Celibidache, rumeno- innamoratosi a suo tempo del panorama strepitoso che guarda sui faraglioni e sull'isola di Vulcano, se le sia fatto costruire per le vacanze. Dicono poi che sia letteralmente impazzito alla vista dei tramonti su questo lato dell'isola, e abbia finito qui i suoi giorni in preda ad una sorta di delirio estatico. La seconda parte della storia non so quanto sia attendibile. Le casette del resto, abbarbicate sulla roccia, sono lì davvero, e in quella che si chiama "Lipari", non a caso la più grande delle sette, si intravede dai vetri rotti delle finestre un pianoforte.

4 commenti:

  1. Paesaggi e storie che danno le vertigini.

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  2. che meraviglia!
    ma non si possono ristrutturare ed abitare, 'ste sette ca-sette?
    che voglia di mare, che mi fai venire!
    splash!

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  3. Spero per Sergiu Celibidache che la storia sia vera. Cosa si può immaginare di meglio che passare gli ultimi giorni della propria vita su un'isola a guardare tramonti e a provare sensazioni estatiche?

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  4. Credo che qualcosa, se non proprio meglio, diciamo almeno alla pari, ci sia: divertendosi a lavorare (intendo il lavoro creativo).

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