lunedì 12 aprile 2010

Tonsillectomia


Era la panacea di tutti i mali, negli anni sessanta. Un bambino aveva un problema psicologico? Mangiava poco? Era stitico? Per un pronto accomodo gli toglievano le tonsille. Metodo a strappo e niente anestesia: pura barbarie.

7 commenti:

  1. Meno male che non sono nata negli anni sessanta!

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  2. Era anche una minaccia, che funzionava sempre e riportava alla ragione pure i bambini più riottosi. Ed era tremendamente di moda: adesso il mio bimbo ha due tonsille grosse come nocciole, ma il pediatra le lascia lì perché se ne andranno con il tempo e un po' di pazienza. Penso che trent'anni fa Peppino sarebbe stato un ottimo candidato all'estrazione.

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  3. Simona, sei fortunata doppiamente: sei praticamente una ragazzina!

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  4. E pensare che le tonsille sono il primo baluardo contro le infezioni: hanno un ruolo importantissimo nella difesa immunitaria. Come potevano essere così stolti? Presumo che ci sia stata una bella speculazione come per i parti cesarei.

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  5. Io sono nata negli anni Settanta eppure ho vissuto l'esperienza della tonsillectomia da sveglia. Legata ad una sedia con un'attrezzo come quello di Arancia meccanica" in faccia dotato di abbassalingua e asportazione di tonsille ed adenoidi con una specie di forbice-cucchiaio. Io ero da operare perché le mie tonsille erano diventate uno strumento più d'offesa che di difesa, infatti erano suppurate. Però non capisco la barbarie di operarmi senza anestesia a otto anni!
    Claudia

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  6. In alternativa alla tonsillectomia a me fecero una cura di iniezioni di penicillina successivamente ritirate dal mercato perchè troppo dolorose. Qualcuno se le ricorda?

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  7. Giulia, benevenuta!
    A me fecero tonsillectomia e cura di ferro (centinaia di iniezioni): seviziato due volte!

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