mercoledì 6 aprile 2011

Autobus news - Piange il tecnigrafo


Fotoreportage di Giuseppe Scuderi, architetto

La canzone di Domenico Modugno diceva che "piango al telefono". Io, qui, non posso non dire che "piango il tecnigrafo" (più esattamente il suo supporto, e pure di gran marca Bieffe, il modello Junior, versione economica del prestigioso Classico che ancora troneggia nel mio studio come gigantesco puntaspilli). Non servono più, non li vuole più nessuno nemmeno a regalarli. Credo che il loro oblio sia più grave di quanto appaia: non scompare solo l'atto finale del disegno, scompaiono le operazioni legate ad esso, il pensiero, il gesto, la carta, la soddisfazione o l'errore, il ricominciare tante volte, le briciole delle gomme sul pavimento, la china che sporca il bordo delle righe, le bestemmie connesse.
Non è "nostalgia": più "lento" è il pensiero, e quindi più "lenta" e ragionata è l'attenzione, migliore è il risultato.

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