martedì 25 dicembre 2012

L'arte non dorme: mangia e beve

Perché una mostra in un posto non deputato è più bella ed intrigante che in una galleria-dormitorio? La domanda sembrerebbe retorica, non lo è. La risposta sta nel fatto semplicissimo ma non indagato abbastanza che la pittura per continuare a tentare di sopravvivere (la dicono già passata a miglior vita sin dai primi del secolo scorso) necessita di stimoli e spazi che una galleria tradizionale non è più in grado di offrire: un luogo come Vino e Pomodoro, per esempio, soddisfa ampiamente alcuni sensi (cibo e vino ottimi) ma sa bene che anche l'occhio richiede con urgenza la sua parte: mi raccomando, è arte, da non mettere da parte. I miei monelli di Palermo si infilano tra i gusti e il profumo delle vivande e bevande senza temere di essere visti anche superficialmente. Tanto, prima o poi, qualcuno li guarderà con molto curiosità, se ne innamorerà, li vorrà fare suoi, oppure, semplicemente, li vorrà gustare assieme alle pietanze. In una normale galleria patirebbero la fame e la sete e morirebbero di indifferenza e ignavia. Buon Natale anche a chi continua a non capire: pazienza e auguri.

1 commento:

  1. Avevo gia' letto su FB e condivido.Negli anni passati ho tenuto in esposizione dei lavori in 2
    luoghi palermitani simili a Vino e Pomodoro.
    Vivevano benissimo e godono tuttora di ottima salute.
    Ciao :)

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